La psicoterapia integrata
La Psicoterapia Integrata unisce metodi psicoterapeutici efficaci per superare il disagio psicologico. Il modello di intervento utilizza approcci che derivano da diversi orientamenti teorici: sistemico-relazionale, cognitivo-comportamentale, umanistico e psicodinamico. Può, inoltre, permettere un intervento psicoterapeutico sinergico a una possibile terapia farmacologica, prescritta dallo psichiatra.
La teoria alla base della Psicoterapia Integrata poggia sulle più importanti e recenti scoperte in ambito scientifico. I 5 punti fondamentali sono:
- Tutti i pensieri derivano da processi neurobiochimici
- I geni sono importanti nel definire i pattern di interconnessione sinaptica
- La cultura ci modifica come la nostra natura
- L’espressione genetica è modificabile tramite il comportamento e l’ambiente ad esso correlato
- La psicoterapia può generare cambiamenti a lungo termine tramite: apprendimento, alterazione delle connessioni sinaptiche ed espressione genetica.
(Kandel)
Alla luce di queste considerazioni neuropsicologiche, i fondamenti epistemologici della teoria alla base della Psicoterapia Integrata sono di orientamento psicodinamico e considerano i seguenti concetti:
- La maggior parte dell’attività mentale è inconscia
- I processi mentali, incluse le emozioni e i sistemi motivazionali, operano in parallelo provocando conflitti e generando soluzioni di compromesso
- Le esperienze infantili hanno un ruolo primario nello sviluppo della personalità, attraverso la costruzione interattiva di modelli relazionali
- Tali modelli, costituiti dalle rappresentazioni soggettive di sé, degli altri e delle relazioni interpersonali guidano le percezioni, le valutazioni e le azioni delle persone con una certa continuità nell’arco del ciclo vitale
- Lo sviluppo della personalità individuale implica non soltanto un apprendimento della regolazione degli affetti ma anche l’evoluzione da uno stato immaturo di dipendenza sociale a uno stato maturo di interdipendenza
(Westen)
I concetti di riferimento della Psicoterapia Integrata permettono al professionista di operare con una visione scientifica della nostra struttura mentale. Infatti, secondo i recenti studi sul cervello, la mente è una considerata come una rete parallela di sistemi di attribuzione di significato e comprensione, organizzati in maniera multipla, coesistenti, talvolta in maniera conflittuale. In sintesi, il cervello è concepito come un sistema di integrazione di molteplicità sincroniche e diacroniche.
(Cazzaniga)
Partendo da questi presupposti teorici, con la psicoterapia integrata lo Psicoterapeuta può aiutare il cliente a relazionarsi con maggiori soddisfazioni personali. I suoi talenti possono essere direzionati con maggiore funzionalità; l’autostima può essere sviluppata in armonia con la realtà.
La vita nella sua complessità ci pone molto spesso davanti a stress e difficoltà, lo psicoterapeuta può aiutarci a tollerare emozioni e pensieri più vasti e talvolta dolorosi; costruire rapporti sessuali più soddisfacenti, comprendere meglio se stessi e gli altri e far fronte alle scelte e alle difficoltà della vita con maggiore libertà e flessibilità.
Alla base del percorso psicoterapeutico c’è la creazione di una relazione di fiducia ed empatia. Una relazione dove l’individuo si senta veramente capito e ascoltato. Grazie a questo legame sincero e sicuro si inizia ad approfondire i propri stati mentali e le derivanti rappresentazioni della vita reale e delle relazioni con gli altri. La creazione di situazioni (principalmente di tipo implicito) dove il sé è riconosciuto dallo psicoterapeuta come intenzionale e reale farà sì che questa identificazione venga fatta propria dal paziente che acquisterà una migliore posizione mentalizzante.
La mentalizzazione permette di rappresentare e riflettere sui propri e sugli altri pensieri, desideri e credenze e moderare così l’impatto delle esperienze negative.
Purtroppo spesso la chiusura in sé, l’identificazione con situazioni o persone abusanti; lo stress precoce e perdurante e una prolungata attivazione di modalità di attaccamento possono generare una ridotta capacità di mentalizzazione.
In queste situazioni un intervento mentalizzante favorisce e fornisce rappresentazioni coerenti di desideri, sentimenti e credenze per regolare adeguatamente le proprie emozioni e per relazionarsi con gli altri in modo soddisfacente.
Le più recenti psicoterapie si focalizzano su questo processo mentale, molte delle quali sono interventi evidence-based, come ad esempio la Mentalization-Based Therapy (MBT) di Peter Fonagy.
Nella Psicoterapia Psicodinamica Integrata la costruzione di un legame empatico è la base su cui poggiare un intervento di interpretazione della realtà psichica presentata dal cliente. Dopo averlo costruito, infatti, è possibile confrontare i vissuti esperienziali presentati, organizzarli e ricondurli a concezioni implicite (rappresentazioni) che influenzano o distorcono la visione del mondo e delle relazioni con gli altri. Il terapeuta collaborando con il cliente lo aiuta a verbalizzare un corretto e adeguato senso della misura e dei limiti; favorisce la creazione di immagini mentali da esperienze intersoggettive sufficientemente appropriate e motivanti; fa emergere una componente implicita del pensiero (Pensiero Inconscio) storicizzandolo e generando una comprensione di sé e dei propri stati mentali più matura e regolata emotivamente. Lo psicoterapeuta segue passo passo il processo di elaborazione dei vissuti emotivi ed esperienziali espressi dal cliente e interpreta il suo disagio nella vita presente. Verbalizza, organizza e mentalizza le esperienze traumatiche dell’individuo e le ripresenta in modo narrativo, nel qui e ora, per favorire la comprensione implicita del materiale psichico.
(Lago)